Come ti chiami tu?, dice il bambino di
dimensioni molto piccole col naso chiuso.
Vanni, fa il bambino di dimensioni
normali. E tu?, chiede di rimando, sedendosi sulla rete del lettino
di ferro battuto bianco, visto che il materasso è arrotolato
dall'altro lato.
Tassini.
E che nome è Tassini? Non è un nome,
Tassini, dice il secondo bambino.
Tassini, fa quello, è il nome della
mia mamma, che si chiama Giada.
Ma il nome?, chiede l'altro.
Il nome è Giulio, ma mi piace il mio
cognome. E tu come ti chiami di cognome?, chiede il piccolo.
Mi chiamo Vanni e basta, risponde
Vanni, cambiando posizione sul lettino di ferro, che al momento è
molto scomodo e gli sta segando un fianco.
Dopo aver finalmente trovato una
posizione più comoda, fa: E poi io non lo so come si chiama di
cognome mia mamma, perchè io non lo so chi è, mia mamma, ma l'altro
bambino molto piccolo col naso chiuso, Giulio, non lo sente più,
perché una suora è venuta e lo ha portato via, forse per fare il
bagno.
Così Vanni rimane a guardare fuori
dalla finestra, seduto un po' più comodo sul lettino, finchè dopo
un po' non arriva una suora che odora di naftalina e lo porta da
qualche parte, anche a lui.
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